E adesso la guerra...
- bompiani
- 5 mag 2022
- Tempo di lettura: 3 min

Riprendo questo blog dopo parecchio tempo. Lo riprendo per parlare della guerra e mettere in ordine alcune cose che tutti sanno, ma fingono di non sapere (non tutti, certo, ma quelli che sempre sembrano tutti).
1. Dal 2004 – ma anche da prima, forse dal 1991, anno dell’indipendenza dell’Ucraina -, dalla cosiddetta Rivoluzione Arancione, sorta per protestare contro brogli elettorali, è in corso una guerra silenziosa fra Stati Uniti e Russia, sul corpo degli Ucraini.
2. Per questa guerra, nel corso degli anni, gli Stati Uniti hanno speso miliardi per armare l’Ucraina, comprare i successivi Presidenti e corrompere gli oligarchi, usando, non meno dei Russi, il loro strapotere. La Russia per parte sua ha governato il paese imponendo il Presidente filo-russo Viktor Janukovyč.
3. Dieci anni dopo, nel 2014, la società civile occupa piazza Maidan, protestando contro la corruzione e la mancata firma dell’accordo con la UE, indotta dalle condizioni durissime che l’Europa pone per firmare l’accordo. JanuKovič, incapace di affrontare la crisi e stretto fra i due fuochi, russo e occidentale, prende la fuga e si rifugia in Russia. Putin ne approfitta per annettere la Crimea.
4. Nel 2015 vengono firmati gli accordi di Minsk che né la Russia né l’Ucraina rispetteranno. Nel frattempo la NATO si è ulteriormente avvicinata ai confini Russi mentre gli Stati Uniti da una parte e la Russia dall’altra continuano a occupare e corrompere occultamente il paese.
5. Nel 2018 l’attore russofono di una serie molto popolare, Volodymyr Zelensky, vince le elezioni, promettendo di comportarsi come il suo personaggio, che mitraglia il Parlamento corrotto. Per sostenere la parte del Presidente Ucraino, Zelensky impara la lingua. E’ un uomo molto ricco, sostenuto da uno dei più potenti oligarchi del paese.
6. Il 21 febbraio 2022, le province di Donetsk e Loughansk dichiarano la propria indipendenza dall’Ucraina, la Russia le riconosce e invade l’Ucraina per liberare le province ribelli e ‘denazificare’ il paese. Gli Stati Uniti dichiarano di voler aiutare gli Ucraini a ‘resistere’, promettendo loro la vittoria grazie alle armi che invieranno, e convincono gli Stati Europei a fornirle anche loro. I negoziati di pace tardano ad avviarsi. Uno dei negoziatori ucraini viene ucciso dai suoi.
7. Gli Stati Uniti dichiarano che la guerra ‘sarà lunga’. L’Europa si rende indipendente dal gas russo, ricorrendo a quello, più costoso e più inquinante, americano. L’Europa sostiene la ‘resistenza’ ucraina inviando armi, istruttori e combattenti, e compiendo in proprio alcune operazioni come minare le rive del Mar Nero per impedire lo sbarco di navi russe. L’esercito russo bombarda. I negoziati stentano ad avviarsi.
8. In Europa si diffonde una grande euforia: gli Stati colpiscono la Russia con sanzioni di cui sono i primi a soffrire (in particolare l’Italia e la Germania), e danno fondo ai loro armamenti nell’entusiasmo generale. Il governo Draghi, che ripete il giorno dopo tutto quello che dice Biden il giorno prima, esenta dal pagamento dell’Iva la vendita delle armi.
I negoziati stentano ad avviarsi.
9. Tutti (gli stessi tutti di prima) sembrano pronti a dare la vita per l’Ucraina. A condizione che gli Ucraini continuino a morire, come li incita a fare il loro Presidente.
Domande:
1. Se questa è una guerra fra Russia e Stati Uniti, sul corpo degli Ucraini, perché l’Europa che non ha nessun interesse alla sua continuazione, non cerca di fermarla?
Possibile risposta: perché mai come ora l’Europa è prona davanti agli Stati Uniti e in ogni caso, solo gli Stati Uniti hanno una vera autorità nei negoziati (che passa anche dall’autorità sul Presidente Zelensky).
2. Ma perché l’Europa è così obbediente?
P.R.: Da qualche anno l’Europa abbraccia totalmente gli interessi atlantici, come ha già dimostrato durante la lunga gestione della pandemia ( forse per inseguire un piano per un ‘nuovo ordine globale’?).
3. Perché tutti (meno però dei tutti di prima, anzi, per ora, una minoranza) accettano i rischi altissimi di freddo, recessione, povertà, guerra nucleare?
P.R.: Follia collettiva (come per la Prima Guerra Mondiale)? Passività di fronte ai martellanti messaggi della stampa e dei media?
4. Perché tutti (sempre gli stessi) accettano così facilmente di rischiare la propria vita per un paese che fino a tre mesi fa conoscevano appena?
P.R.: Perché la gestione della pandemia ve li ha abituati, trasformando i media in fornitori non più di notizie e informazioni, ma di convincimenti, cioè propaganda.
Gb
5 maggio 2022
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