top of page

Ciò che non siamo, ciò che non vogliamo

  • bompiani
  • 3 nov 2021
  • Tempo di lettura: 3 min

Così finiva una poesia di Montale, scritta nel 1923, “Non chiederci la parola”:

Codesto solo oggi possiamo dirti,/ ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.

Questi versi mi tornano in mente in questi giorni e mi pare di non avere altre parole per spiegare quel che non mi piace nel mondo che ci sta crescendo dentro e intorno.

Succede, per esempio, quando cerco di far sentire ad alcuni amici o amiche il suono stridente dell’inganno e della mistificazione che avverto in ogni parola pubblica. Poiché non si parla d’altro, è inutile precisare che alludo al discorso sulla malattia.

“Ma ammetterai che la malattia esiste?” mi dicono.

Certo. Anche se la sua origine è incerta, la sua diffusione sorprendente, le misure per affrontarla contestabili.

“E riconosci che ha fatto solo in Italia 130.000 morti?”

Così sembra, anche se il sito della Sanità ha recentemente ammesso che di queste morti solo 3000 si possono attribuire con sicurezza al Covid.

“Ma qualcosa bisognava fare?”

Come no? E secondo me non è stato fatto. Non si è investito sulla Sanità pubblica né su quella del territorio, non solo nei due anni trascorsi ma nemmeno adesso coi fondi europei, non si è ridotto l’inquinamento, con misure di impatto immediato e durevole. Le misure adottate sembravano volte principalmente a spaventare e colpevolizzare i cittadini, come se fossero degli ‘untori’: proprio come si fa adesso con chi non si vuole vaccinare..

“Ma ammetterai che i vaccini hanno contribuito alla riduzione dei contagi?”

Lo spero bene, anche se la sua efficacia ha una durata incerta, danni collaterali immediati e probabili elevati danni futuri.

“Ma allora sei contro il vaccino?”

Non sono contro i vaccini (sono vaccinata io stessa), ma contro la loro imposizione ricattatoria. Sono felice che sia stato trovato il vaccino della malaria, che è una piaga per l’Africa assai più grave del Covid, ma non credo che adesso si farà un green pass per obbligare gli Africani a vaccinarsi. Si cercherà di convincerli che il vaccino funziona e del loro interesse a fruirne..

“Ma il Green Pass..”

Il green pass mi sembra una pressione coercitiva gravissima e ingiustificata, e come è stato detto da altri prima di me, non credo che il suo scopo sia la vaccinazione di massa (di utilità incerta e provvisoria), quanto il controllo della comunità umana, l’ultimo (o l’ulteriore) passo verso il controllo puntiglioso, politico e mercantile delle nostre attività: lavoro, studio, viaggi, cultura, svago.. Ognuno di noi viene annotato in ogni movimento che contrasti la solitudine e l’indigenza, in ogni gesto che tenda ad allargare la zolla su cui teniamo i piedi. E infatti non è stato fissato un termine a questa misura, ma un continuo rinvio, che lo sposta di mese in mese fino ad assuefare la popolazione al privilegio e alla privazione (il gusto con cui la gente usufruisce dei privilegi è di grande aiuto per questa incongrua misura).

“Ma chi e perché farebbe questo?”

Il chi è sicuramente variegato, il perché è forse che il problema del clima ha trovato da tempo la sua segreta e convinta spiegazione: non il cattivo uso della terra e delle sue risorse, ma il numero dei viventi! Contro il quale si aprono due strade: ridurre il loro numero o ridurre il numero di coloro che usano le risorse. E qui, sia la pandemia che il green pass sono due strumenti impareggiabili seppure non sufficienti!

“Allora, secondo te, c’è un complotto?”

Io non credo ai complotti, credo alla confluenza degli interessi e delle passioni (come, ad esempio, quella che ha prodotto, dopo la prima guerra mondiale, la nascita del pensiero fascista e delle dittature).

“Ma secondo te qualcuno in questa confluenza avrebbe provocato la pandemia?!”

Qui le parole vengono meno.. Non so se la pandemia sia sfuggita a un laboratorio o vi sia stata creata, non so se la sua diffusione abbia sorpreso le aspettative o le abbia incontrate, non so se qualcuno abbia manovrato, e chi e come.. Io so solo ‘ciò che non siamo e ciò che non vogliamo’: non siamo pazzi, dementi, fascisti, nazisti, isterici… non siamo colpevoli né della pandemia né dei contagi, né di altre colpe ad essi pertinenti… non siamo in malafede, non siamo ostili, non siamo proni, non siamo ottimisti… E non vogliamo ascoltare il fruscio della menzogna, il consenso autoritario, il pensiero unico, non vogliamo essere trasformati in merce, ancor meno in rifiuti… Non siamo e non vogliamo… Tutto qui.

Questa conversazione non è mai avvenuta. Nessuno dei miei amici o amiche mi ha mai posto queste domande.


3 novembre 2021

 
 
 

1 Comment


roberto iannuzzi
roberto iannuzzi
Dec 02, 2021

Il suo post è molto interessante e condivisibile.

Quanto alle probabili origini della pandemia, mi permetto umilmente di segnalarle un mio articolo (un po' lungo, ahimè):

https://medium.com/@roberto.iannuzzi/sars-cov-2-the-devious-child-of-chimerica-55b6775e0fd3

Difficile stabilire se la probabile fuga di laboratorio fosse casuale o voluta, ma sicuramente c'era un intero sistema economico-industriale pronto a trarne vantaggio.

Like

Subscribe here to get my latest posts

Thanks for submitting!

© 2023 by The Book Lover. Proudly created with Wix.com

  • Facebook
  • Twitter
bottom of page